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Le Ciocche Di CapaRezza

Comiter - "Dal Discorso di Cesare", Versione di latino dal libro comiter

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galaxy1995
icon11  view post Posted on 29/3/2012, 10:41     +1   -1




Comiter - "Dal Discorso di Cesare" Pag. 278 Num. 256
Sallustio - Deconiuratione Catilinae

TRADUZIONE:

La maggior parte di coloro che hanno parlato prima di me hanno deplorato, con arte e magniloquenza le disgrazie dello Stato: hanno passato in rassegna quali crudeltà comporti la guerra, quali siano i destini dei vinti: vergini e bimbi rapiti, figli strappati alle braccia dei genitori, madri di famiglia costrette al piacere dei vincitori, santuari e case depredati; stragi e incendi, e poi dappertutto armi, cadaveri, sangue, pianto. Ma, per gli dèi del cielo, quale lo scopo di un simile discorso? Forse per mostrarvi ostili alla congiura? Certo, potrebbe smuovere chi ancora ignorasse un pericolo così grave e atroce. No, non è così: le ingiurie che subiamo non ci paiono mai cosa lieve, semmai le vediamo ingigantite! Ma, o senatori, ciascuno giudichi come vuole. Quelli di umile condizione che passano la loro vita nell'anonimato, quando si lasciano prendere dal furore, pochi lo vengono a sapere e la loro fama sara pari alla loro situazione; coloro che, per contro, sono preposti a grandi incarichi e vivono in una condizione elevata, espongono il loro comportamento alla luce del sole. Così, chi occupa una posizione sociale assai rilevante, ha una libertà di movimento limitata: non è decoroso per lui parteggiare, né avere in odio e tanto meno adirarsi. Quella passione che in un comune cittadino chiameresti ira, fra i potenti viene chiamata alterigia e crudeltà. Quanto a me, dunque, il mio pensiero è questo, senatori: qualsiasi tortura sarebbe poca cosa di fronte ai misfatti di costoro. Ma, per lo più, c'è sempre il rischio che si tenda a ricordare la punizione più che ciò che la motivò e, nel caso di uomini scellerati, passati in secondo piano i loro infami delitti, si è portati a discutere se la pena non sia stata troppo severa.

Traduzione... ehm... approssimata XD
 
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galaxy1995
view post Posted on 29/3/2012, 11:52     +1   -1




Ma, per gli Dèi immortali, a che tendeva un tale discorso? Forse a rendervi ostili alla congiura? Certo chi non è stato turbato da una cosa tanto grave e atroce, lo sarà da un discorso! Ma non è così: e a nessun mortale i torti subiti sembrano lievi, molti anzi li stimarono più gravi del giusto. Ma la libertà d'azione non è uguale per tutti, o padri coscritti. Gli umili che vivono oscuri, se peccarono d'ira, pochi lo sanno: la reputazione e la fortuna sono pari. Quelli forniti di grande potere, che vivono in alto, compiono azioni esposte alla conoscenza di tutti i mortali. Così, più grande è la fortuna, meno grande è la libertà d'azione: non si deve favorire, né odiare e meno di tutto adirarsi. Quella che presso gli altri si dice iracondia, nell'esercizio del potere si chiama crudeltà e superbia. Per mia parte, o padri coscritti, ritengo ogni supplizio inferiore ai loro crimini.

Ma i più dei mortali ricordano le ultime impressioni, e anche essendo in causa degli scellerati, si dimentica il loro delitto per discutere la loro pena, se sia stata un po' troppo severa.
 
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galaxy1995
view post Posted on 17/4/2012, 08:20     +1   -1




Ok, forse ho sbagliato qualcosina... XD
 
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Rowan94
view post Posted on 23/4/2012, 19:02     +1   -1




Sarebbe?
 
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3 replies since 29/3/2012, 10:39   16 views
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